Alter-nativi. Prospettive sul dialogo interiore a partire dalla «moralis consideratio» di Tommaso d’Aquino

Giovanni Grandi

Alter-nativi

Prospettive sul dialogo interiore a partire dalla «moralis consideratio» di Tommaso d’Aquino

Trieste: Edizioni Meudon, 2015 (Collana «Ricerca»)
408 pp., ISBN 978-889-74971-2-7


Indice e Introduzione


Molto spesso la riflessione si sviluppa interiormente come un colloquio: nei tempi di silenzio ciascuno interagisce in se stesso con voci distinguibili tra loro, avvertibili come diverse dalla propria. Questo colloquio nell’anima è sempre impegnativo: può essere liberante ma può anche diventare fonte di angoscia se si sviluppa in modo caotico, se non matura la capacità di riconoscere l’identità e l’adabilità dei parlanti che possono presentarsi interiormente. A livello radicale sorge l’interrogativo se il colloquio interiore sia un autentico dialogo con un alter o non una messa in scena dell’Io, che – oltre a se stesso – semplicemente rappresenta altre voci, altri parlanti, comunque mai realmente presenti. Lo studio esplora la possibilità di un dialogo interiore autentico e non semplicemente simulato, ritrovando su questa linea interpretativa della vita interiore la proposta teorica di Tommaso d’Aquino. La sezione morale della Summa Theologiae – la moralis consideratio –, valorizzata nel suo disegno architettonico complessivo, incoraggia a concepirsi come alter-nativi, strutturati per incontrare l’alterità dentro se stessi. Più oltre ancora, si presta ad essere riletta come una mappa, tracciata per orientarsi nell’introspezione e nel riconoscimento delle voci interiori che possono essere espressione di un alter affidabile e benefico, alleato della vita buona.

 

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