L’analogia dell’essere.
Testi antichi e medievali
a cura di Giovanni Catapano, Cecilia Martini Bonadeo, Rita Salis
Con la collaborazione di Sara Abram, Giovanni Gambi, Giovanni Mandolino, Chiara Maurelli, Enrico Moro
Padova: Padova University Press, 2020
279 pp., ISBN 978-88-6938-207-9
L’analogia dell’essere attribuita ad Aristotele costituisce un tema filosofico tra i più discussi, sul quale è tornata recentemente a concentrarsi l’attenzione degli studiosi. Comprendendo un arco temporale che va dall’antichità all’età contemporanea, il tema permette di essere trattato da molteplici prospettive, aprendo il campo alla collaborazione fra esperti di epoche e discipline diverse.
Il volume contiene i testi più significativi relativamente alla nascita e allo sviluppo della dottrina dell’analogia dell’essere. I passi sono riportati a fronte con traduzioni originali annotate e sono raccolti in due sezioni: quella di filosofia antica e tardoantica e quella di filosofia medievale araba e latina. La prima sezione comprende i principali testi aristotelici che della dottrina dell’analogia dell’essere hanno costituito l’origine, e i passi fra i più rilevanti della tradizione commentaristica antica e tardoantica, da Alessandro di Afrodisia (II-III sec. d.C) a Simplicio di Cilicia (VI sec. d.C.), nei quali è possibile individuare le prime fasi dello sviluppo di tale dottrina. La sezione di filosofia medievale araba e latina comprende passi scelti dei filosofi che rappresentano le tappe essenziali dello sviluppo della dottrina dell’analogia dell’essere nel medioevo arabo e latino, da al-Fārābī (m. 950 c.) a Tommaso d’Aquino (XIII sec.) a Tommaso de Vio, il “Gaetano” (XV-XVI sec.).
Oltre a fornire un utile strumento per la ricostruzione delle origini dell’attribuzione dell’analogia dell’essere ad Aristotele, il volume individua nei testi riportati l’imprescindibile base per ulteriori sviluppi di tale dottrina nella metafisica contemporanea.
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